Le Parole dell'Impresa - 4. Persone
“Non l’oro il nervo della guerra, ma i buoni soldati:
perché l’oro non è sufficiente a trovare i buoni soldati,
ma i buoni soldati sono ben sufficienti a trovare l’oro”
Niccolò Macchiavelli (filosofo)
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La dimensione sociale del sistema impresa deriva, principalmente, dalla presenza
della componente umana da cui -tra l’altro- discende l’amalgama essenziale dell’organizzazione, che consente l’armonico integrarsi dei diversi elementi che in essa interagiscono. L’intervento dell’uomo è determinante anche per via del fatto che l’impresa, non essendo un sistema meccanico, richiede la presenza costante di un’attività di governo che ne indirizzi le tendenze con finalità di sopravvivenza e sviluppo.
È nel testo “The Functions of the Executive” di Barnard del 1938 che, per la prima volta, viene introdotta l’idea di equilibrio organizzativo, definito come “la capacità del sistema cooperativo di sopravvivere attraverso la sua attitudine a mantenere se stesso con le soddisfazioni dei soggetti che partecipano, e può essere assicurato o cambiando i moventi negli individui (o provvedendo in sostituzione individui con moventi adatti), che è azione su un fattore sociale, o con suoi risultati produttivi che possano essere distribuiti agli individui” (Barnard C., The Functions of the Executive, Harvard University Press, 1938, p. 57).
Nell’interpretazione barnardiana, in seguito ripresa e sviluppata da March e Simon (March J.G., Simon H., Teoria dell’organizzazione, Comunità, 1979), la qualità e la quantità del contributo di ciascun membro dell’organizzazione al funzionamento del sistema cui appartiene dipendono da incentivi di carattere sia materiale sia immateriale, quali il salario percepito, i fringe benefit, il prestigio conferito dalla posizione occupata nell’organizzazione, i percorsi di carriera realizzati, nonché il rapporto con gli altri componenti del proprio gruppo di lavoro.