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Wine Web Communication: apulian wines vs global wines

wine web communicationL’Italia rappresenta il Paese con il maggior numero di vini autoctoni da cui derivano altrettante considerevoli varietà di vini. Tuttavia, tale numerosità non sempre rappresenta un vantaggio competitivo, poiché può generare, nel consumatore, difficoltà nell’individuazione delle differenze esistenti e nell’apprezzamento delle qualità dei prodotti.
La Puglia vive – in campo enologico – una particolare notorietà grazie ai suoi vini autoctoni più noti (Negroamaro, Primitivo, Nero di Troia) ed alla decisa spinta di miglioramento qualitativo intrapresa in detta coltura da alcuni anni.
Grazie alla diffusione delle formule del cosiddetto Web 2.0 (e sue evoluzioni), oggi si assiste ad un’ampia e feconda presenza di wine blogger e wine lovers, ovvero soggetti – spesso esperti di vino – i quali apprezzano le differenze sensoriali ed organolettiche dei vari prodotti e sono sovente particolarmente attivi ed influenti nella comunicazione che si svolge sul web.
In tal senso, le produzioni vinicole Made in Puglia possono assumere un ruolo rilevante nella competizione internazionale grazie alla loro varietà che si traduce in differenziazione, ovvero antitesi all’omologazione assai diffusa per via della elevata quantità dei cosiddetti vitigni e vini internazionali (si pensi a: Merlot, Cabernet, Chardonnay, Sauvignon).
Per riuscire in tale intento, è indispensabile che le imprese vivano i loro territori come un asset indispensabile per il reciproco sviluppo ed adottino, quindi, una prospettiva propria delle cd. imprese radicate, ovvero ancorate e dedite alla preservazione e valorizzazione dei propri ambiti geografici.
Cercare, quindi, di comprendere in cosa si declina l’elemento “culturale” del vino nell’ambito del Web appare un obiettivo interessante, poiché può contribuire ad enfatizzare una condizione grazie alla quale far emergere ancor di più la tipicità ed il potenziale comunicativo del prodotto.
Tale asserzione può apparire sin troppo scontata qualora si immagini che i tradizionali modelli di comunicazione online possano essere sic et simpliceter traslati nelle cosiddette formule del Web 2.0. La realtà dimostra, invece, quanto sia complesso e fortemente variabile l’approccio comunicativo adottato dagli utenti del web. Risulta, quindi, fondamentale cercare di individuare metodologie di analisi della web communication, grazie alle quali è poi possibile definire opportuni format di comunicazione, utili per il perseguimento di idonee strategie di web marketing.
Per tale ragione, il presente lavoro di ricerca ha inteso di porre a confronto gli user generated content (UGC) relativi a due differenti categorie di vini: tre provenienti da vitigni autoctoni (Negroamaro, Primitivo, Nero di Troia) ed altri tre da individuare tra i cosiddetti vini globali (cioè quei vini non tipicamente collegati al territorio d’origine), al fine di:
• obiettivo 1: valutare l’eventuale gap nella web communication dei wine blogger, ovvero le somiglianze/differenze e le peculiarità dei diversi vini analizzati;
• obiettivo 2: effettuare un’analisi dei contenuti della comunicazione online e dei profili degli utenti tramite la netnografia sui wine lover che discutono dei su citati vitigni.
L’utilità nel perseguimento dei due predetti obiettivi può ritrovarsi nell’individuazione dei principali elementi di informazione ricercati dagli utenti del web, quindi nella definizione di format di web communication che potranno essere usati per fini di comunicazione istituzionale e imprenditoriale. Comunicare in modo corretto – eliminando il gap comunicativo – consente, infatti, di enfatizzare gli elementi di qualità e le peculiarità dei vini pugliesi corroborando così la loro capacità competitiva.